IL NOSTRO AMICO STEFANO PANDOLFI CHE UNA NE FA E CENTO NE PENSA, È AL LAVORO PER L’EDIZIONE 2024 DEL GRANDE EVENTO ROMANO, IN PROGRAMMA DAL 10 AL 16 GIUGNO DI CUI CI PARLA QUI DI SEGUITO.
E’ sotto gli occhi di tutti il successo che abbiamo avuto. L’amministrazione comunale ha espresso il suo compiacimento ed è interessata alla sua continuità. Quest’anno vorremmo valorizzare l’aspetto del “made in Italy”, con attenzione ai brand italiani, organizzando una esposizione permanente nelle giornate dell’evento e l’esibizione di vetture Alfa Romeo, Lancia, FIAT, Ferrari, Maserati, Lamborghini ecc comprendendo anche le moto che pure rappresentano un elemento notevole.
Stiamo lavorando alla definizione delle varie location. Ci sarà una “sorpresona” che spero di poter annunciare a breve. Per quanto riguarda i luoghi, l’amministrazione comunale vuole estendere l’esibizione non solo in centro.
Per ora come certezze abbiamo EUR e Piazza di Spagna, mentre un’opzione riguarda il Foro Italico. Vogliamo riportare in auge la scuola dei piloti romani e la stessa produzione del “made in Italy”. A proposito di quest’ultimo fattore, come sappiamo c’è una discussione a livello istituzionale.
La difficoltà oggettiva è trovare le macchine. Ci sono tanti eventi sparsi in tutto il mondo e occorre un coordinamento molto puntuale per riuscire ad avere le più belle macchine.
Parlando di chi c’è troviamo Paolo Barilla, un grande signore e una gran bella macchina la sua Ferrari 312B, c’è poi Anna Fendi, che è il “made in Italy” a livello più alto, ma soprattutto è una donna e un personaggio stupendo, che ci ha seguito con entusiasmo fin dall’inizio, Emanuele Pirro che ci ha dato subito una mano.
Come sponsor voglio ricordare l’amico Mauro Pomponi della Star Guest, che ha dato piena fiducia alla nostra iniziativa e senza il quale non avremmo potuto realizzare il nostro sogno.
Il nostro evento crea un’immagine a livello internazionale, prendiamo Clive Chapman, figlio del creatore della Lotus, ha aderito alla nostra iniziativa e probabilmente farà il bis il prossimo giugno. Direttore di Car Graphique Japan, che ci ha aperto alla realtà giapponese.
La sicurezza. Portare delle F1 per strada è impegnativo, ma non abbiamo avuto problemi. Siamo stati attenti su tutti gli standard di sicurezza e non lasciamo nulla di intentato.
I miei amici mi dicono che sono un “pazzo scatenato“. Diciamo che ci vuole coraggio, e se non ci fossero stati Stefano e Franco con la loro passione, forse, il mio entusiasmo sarebbe scemato.
Lo stesso entusiasmo lo abbiamo messo sul libro Alfa Romeo nei Gran Premi 1924 – 1951, un lavoro specifico che aiuta a far capire come in quel periodo Alfa è stato il brand dominante.